Il Coding si sposa con il curricolo

Oggi proviamo a fare un “racconto perfetto”.

Strumenti a disposizione: Uno schema guida, una breve storia con tutti gli elementi dello schema, ozobot e ozocodes.

Ogni alunno pensa e crea una storia veramente originale.  La cosa più interessante è la narrazione.

Raccontami la tua storia con ozobot seguendo questi step:

1. Scegli dei codici, motiva la tua scelta e la collocazione.

2. Crea un percorso e vicino ad ogni codice fa un disegno.

3. Raccontami la tua storia mentre ozobot esegue i tuoi comandi.

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La storia prende forma. I compagni ascoltano ed immaginano.

FRUIT STORY e…il Coding in un trailer

Oggi 7 Marzo, Frutta Day!!! Degustazione di frutta e verdura, un bel mix pronto per risvegliare i cinque sensi di tutti i bambini. Al suono della campanella tutti siamo scesi in atrio. Non è stato difficile arrivare al punto di ritrovo. Un profumo d’arancia inebriante ci accompagnava lungo le scale. La Promoter spiega. Le maestre danno l’esempio assaggiando insieme ai bambini.

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Ecco cosa abbiamo trovato in atrio. Stefania, la promoter ci ha mostrato gli alimenti: carote, ceci, spremuta di arancia. Pronti per l’assaggio! C’è chi ha solo annusato, chi ha mescolato e annusato. I più coraggiosi hanno assaggiato. Alcuni hanno fatto il bis e il..tris.

 

Bravissimi i bimbi del Plesso “ D. P. Costa” Super, quelli di 2AG e 4AG!La 3AG ha realizzato la Fruit-Story. La classe divisa in tre gruppi ha scelto nove fruit cards e ha realizzato un racconto interessante vincolato da questi nove elementi. Tutti hanno votato la storia migliore. Ognuno ha usato ozocodes per realizzare un percorso in Coding. Infine osservando ozobot in azione i bambini hanno raccontato a voce la storia. Ecco di seguito il video realizzato con  iMovie https://youtu.be/oXtnwooDtC4 ….. Buona visione!

 

 

Perché bisogna usare ozobot in italiano?

Oggi una collega mi ha fatto questa domanda: “Perché bisogna usare Ozobot in italiano?”  cropped-img_0251.jpgBeh, prima di tutto “bisogna”, no. Nessun docente è obbligato ad usare Ozobot.

Ozobot come gli altri robottini ( vedi sopra) sono degli “strumenti” come altri, utili nella didattica, non sono un obiettivo ne’ un fine. La robotica educativa non è una moda o una novità del momento, ma una risorsa, un mezzo o se volete un aiuto nella vita scolastica. Come spiegare, stimolare i nostri alunni a diventare competenti in diversi contesti reali?

I libri sono degli strumenti, usati da sempre nello studio, ma non bastano. Non è più sufficiente la lezione frontale tradizionale, almeno non per tutti i bambini. Nella società reale, sempre più multimediale, i bambini di oggi sono completamente circondati da mille proposte ed attività. Essi hanno bisogno di capire come agire, come usare certi strumenti anche quelli innovativi. Vedo ogni giorno con i miei alunni, in una classe da 20, solo un terzo ti seguirebbe con il sistema tradizionale. Per questo la docente deve inventare, trovare e creare sempre qualcosa di coinvolgente, di interessante per tenere vivo l’entusiasmo e la mente dei propri alunni. Uso Ozobot come potrei usare il dizionario, la lavagna o il righello, in base all’attività del giorno, ma vediamo in dettaglio quando entra in azione: Ozobot.

Si analizza un testo e si chiede ai bambini:

1- “Dividi il testo in sequenze.”

2- “Per ogni sequenza spiega in poche parole cosa accade.”

3- “Racconta la storia letta con le tue parole”

Bene. Per rispondere a queste domande ognuno dovrebbe cercare di capire il testo, sottolineare delle parti e porsi delle domande: chi è il protagonista? Cosa fa?

Non è sufficiente definire con un titolo la sequenza. “Es. La bambina e l’albero”, ma provare a spiegare brevemente cosa fa la bambina: “ Es. La bambina incontra l’albero e raccoglie le noci”.

Gli alunni riescono a formulare la frase correttamente con soggetto/verbo immaginando il protagonista in azione. Ozobot diventa quindi: il protagonista in azione. Gli ozocodes vengono scelti e adattati al personaggio sia per animare sia per raccontare la storia in un determinato luogo/tempo.

Ozobot/ Protagonista agisce, fa un percorso ed incontra dei personaggi secondo un ordine cronologico da seguire, non quando e come vuole l’alunno.

L’alunno si mette alla prova realizzando un percorso. Cerca di capire se funziona e di fronte all’errore cerca una soluzione. L’errore non è indicato dell’insegnante, ma lo trova personalmente durante l’attività di verifica.

Forse in questo breve articolo sono riuscita a spiegare perché uso Ozobot in italiano?

 

La bambina che ascoltava gli alberi…

Oggi un nuovo step, uno splendido lavoro di italiano, scienze e …Coding. Abbiamo ripreso in quarta l’esperienza dell’albero e presto arriveremo nel cuore del bosco.

Lo storytelling ci ha portato ad immaginare la bambina della storia e a respirare le sue stesse emozioni a contatto con diversi tipi di alberi.  Oggi, quanto difficile è ascoltare?

L’ascolto ci porta a fermarci per riflettere, a dedicare del tempo all’altro e soprattutto, ad uscire dal nostro egocentrismo: “voglio tutto ora, subito.” Questo è un lavoro di più lezioni. Di seguito il punto di arrivo, la sintesi finale …con il Coding.  Le immagini vi mostrano il risultato, ma prima , dietro a questa attività cosa hanno fatto i bambini?

Il testo ci ha spinto a cercare in rete con l’aiuto della LIM le caratteristiche degli alberi nominati nel testo. Abbiamo trovato foto di alberi, di foglie,di fiori e di cortecce. I suoni registrati ci hanno aiutato ad entrare nell’ambiente bosco.

In seguito i bimbi hanno lavorato in piccoli gruppi per trovare le sequenze, per formulare delle frasi chiare per spiegare il percorso della bambina. Ma non finisce qui per aiutarci e divertirci in italiano è arrivato Ozobot. Cosa fare di fronte agli alberi, ad un percorso in bianco e ad una serie di ozocodes in disordine? Ognuno ha attuato delle strategie per sistemare gli Ozocodes: alcuni hanno usato la propria tabella a colori, altri hanno individuato il punto di partenza/arrivo. Ognuno è riuscito a ricordare gli alberi e l’esatto ordine cronologico della loro apparizione nel testo.image.jpg

Bene. Ora come si procede con gli altri Ozocodes?image

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Come vedete subito sono riusciti a posizionare P (partenza) e A (arrivo). Poi i punti U-Turn ( torna in dietro). Questa strategia li ha aiutati ad individuare e a collocare i punti più critici all’interno della storia.

Un bel lavoro di problem-solving!IMG_0354

 

Amico a 4 zampe, anche in… Coding!

La classe 3AG sta affrontando in questo periodo un progetto particolare d’inclusione chiamato Pet Therapy. Quando non c’è la psicologa e il cane, gli alunni riprendono l’argomento Pet.

Oltre a lavorare in piccolo gruppo, a raccontare com’è  e descrivere cosa fa il nostro amico a quattro zampe, ecco come la descrizione può essere trasformata con il Coding.IMG_0349.JPG

Ogni comando di Ozocodes risponde ad uno step o sequenza analizzata nel testo.

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Prima di inserire i codici, si va a caccia di indizi per capire da dove partire e quale percorso  deve fare il Pet.

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Dalla lettura del testo all’analisi delle sequenze. In questo quaderno si vede solo la trasformazione delle sequenze in codice. Dove non va il Pet viene inserito un codice di fine linea.

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Molto emozionante la parte finale. Ozobot ha seguito i comandi ed è arrivato alla fine del percorso senza sbagliare strada! Bravi bambini!!!

La comprensione del testo: L’uomo e l’albero

Oggi abbiamo ripreso il testo nel libro di lettura “ l’uomo e l’albero”. Giorni fa gli alunni hanno letto il testo in classe e lavorato in piccoli gruppi, hanno cercato di dividerlo in sequenze. Ogni sequenza doveva essere riassunta in una frase completa. Come sintetizzare le diverse azioni dell’albero e dell’uomo?

Per aiutare i gruppi in questo lavoro è stato utile immaginare di rappresentare concretamente la storia in sequenze e per far questo è tornato utile usare uno strumento: Ozobot. Ognuno ha pensato all’azione del robottino.

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Ecco questo sono i comandi. Attraverso la griglia di ozocodes è possibile tradurli in codice. Bene, ora Possiamo realizzare concretamente quanto immaginato.

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Attenzione alla stesura del colore. Aiutiamoci con dei piccoli “logo”. Come si può notare la storia prende forma.

Le difficoltà riscontrate: sintetizzare le sequenze, individuare dove collocare il codice, riconoscere la P=partenza e A=arrivò. Inoltre i colori sono da posizionare secondo il punto di vista del robottino.

Giornata dello Sport ..in Coding

Come sono andate le Giornate dello Sport?

Questa domanda verrà fatta lunedì ai miei alunni. Nei giorni 15 e 16 febbraio come da Calendario Regionale del Veneto abbiamo dedicato ore allo sport dal punto di vista linguistico, matematico e storico. Protagonisti d’eccezione i diversi Sport locali. Dagli sbandieratori alla visita al Maneggio più vicino. La palestra del Plesso “D.P. Costa” è stata presa d’assalto. Grande e luminosa si presta ad ogni tipo di attività. Quest’anno nostri ospiti: esperti della Pallamano e Fortitudo di Schio, le allenatrici di pattinaggio artistico su rotelle e il maestro di Ju-Jitsu di Zane’ oltre ad alcune lezioni di danza artistica e di calcio.  Il plesso è piccolo, solo 84 alunni e tutti entusiasti della splendida esperienza. Tante le foto pronte per ricordarci questi due giorni speciali.

Una classe ha provato a mettere ordine ad una di queste giornate. Prima numerando gli eventi e poi preparando dei codici.IMG_0310.JPG Ogni codice è stato analizzato con attenzione per poterlo inserire nel percorso e permettere ad Ozobot di rivivere la giornata dello Sport dei bambini. Non è facile mettersi nel punto di vista di Ozobot, vero? Pure in palestra non è stato facile rispettare le regole e lavorare in gruppo. Di sicuro in questi giorni abbiamo imparato una cosa importante: quando si cade bisogna in qualche modo rialzarsi. IMG_0312

Emozioni:come esprimere le mie paure

Raccontare il proprio vissuto scatena diversi stati d’animo. A volte ci vergogniamo ad ammettere le nostre paure perché temiamo i commenti dei pari. Certe reazioni possono infastidirci. Preferiamo tener dentro le paure o disegnarle piuttosto di esprimerle a voce.  Trovare il canale espressivo adatto per esprimere quello che proviamo in certe situazioni, non è facile. Forse Ozobot si presta per questa esperienza espressiva. Ecco un modo per scatenare le proprie emozioni senza sentirsi giudicati.

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Conosciamo la Fiaba

Fiaba o Favola? Bella domanda maestra.

L’Animazione alla lettura non è mai stata così entusiasmante. Leggere una storia è affascinante, ti cattura e ti aiuta ad immaginare, ma non basta. Lavorare nel testo, rielaborarlo, cambiare il finale o la direzione della Storia. Questo si ti rende padrone degli eventi. Intrecciare storie conosciute è veramente strabiliante. IMG_0237.JPGLa cosa più forte e inedita è poi vedere il tuo personaggio protagonista muoversi nel quaderno come un “robottino”. Ecco ozobot in azione! In queste immagini si nota l’intreccio di due fiabe. “Alice nel paese delle Meraviglie” con un’altra fiaba famosa “Pollicino”.IMG_0238.JPG